"Fare" seguito da un verbo

(per “fare” seguito da un complemento oggetto: )

Mentre in italiano abbiamo un unico verbo "fare" che viene comunemente seguito da un infinito, in inglese i verbi corrispondenti a "fare" sono diversi a seconda del contesto e sono seguiti da costruzioni differenti.

Anzitutto bisogna stabilire se il verbo che segue “fare” ha valore attivo o passivo, ossia se la persona oggetto di “fare” compie o subisce l’azione del verbo all’infinito:

• Mi ha fatto visitare i monumenti della sua città (“visitare” è attivo: io ho visitato).

• Mi ha fatto visitare da un bravo medico (“visitare” è passivo: io sono stato visitato).

Eccone un’esemplificazione.

a) Quando la frase ha significato passivo c’è una sola costruzione:

Qui have e get sono normalmente intercambiabili.

b) Quando invece il verbo ha valore attivo bisogna stabilire quale verbo inglese traduca correttamente “fare” e quindi rispettare la costruzione richiesta da quel verbo

• se c’è un’idea di costrizione:

Però quando to make è usato in forma passiva è seguito dall’infinito con to:

Con i verbi order, cause, oblige, compel l’infinito vuole il to:

• se c’è un’idea di persuasione (con i verbi: ask, get, persuade, ecc.):

d) Quando c’è un’idea di permesso:

ma con i verbi allow e permit l’infinito vuole il to:

c) Quando in italiano abbiamo il riflessivo "farsi" seguito da infinito:

Riprendiamo ora tutti gli esempi per darne la traduzione e ne aggiungiamo alcuni altri:

Per ulteriori spiegazioni:

Sulla traduzione di “farsi” più infinito: 

Sull’ordine delle parole: