È risorto!

Questa sera vi parlo di due coppie di verbi inglesi che è facile confondere: to lie e to lay, e to rise e to raise. Cominciamo dal verbo to lie che significa "giacere, trovarsi disteso". E’ detto di persone: "Susy è a letto con l’influenza" Susy is lying in bed with flu. E anche di cose, in frasi come "Il distretto dei laghi si trova nel nord-ovest dell’Inghilterra" The Lake District lies in the north-west of England.

La forma dell’infinito coincide con quella del verbo regolare to lie che significa "mentire" (ma di questo non mi occupo stasera) e la forma del passato coincide con l’infinito del verbo to lay, che vuol dire "deporre, posare, mettere a giacere" e quindi è il causativo del precedente: "deporre" vuol dire "far giacere". Il passato e il participio sono laid: "La gallina ha deposto un uovo" The hen has laid an egg.

Analogo è il caso del verbo to rise "sorgere" (passato rose, participio passato risen) — sunrise è il sorgere del sole; è anche "aumentare" nel senso di "salire" Prices have risen "i prezzi sono saliti". Il causativo è to raise "aumentare" nel senso di "far salire" They have raised their rates "hanno aumentato le loro tariffe". Notiamo che mentre noi diciamo "porre una domanda" in inglese si dice to raise a question, letteralmente "sollevare una domanda".

Parliamo di questi verbi proprio questa sera perché stiamo celebrando i sacri misteri di Colui che fu deposto in una tomba Jesus was laid in a tomb ma è risorto: Christ has risen again — in una traduzione recente del Vangelo si dice He has been raised from death "è stato sollevato dalla morte". Il titolo del volume a cui mi riferisco, l’edizione cattolica di una traduzione interconfessionale in inglese, è Good News Bible, e fra tutte le good news, le buone notizie, quella della Resurrezione è in assoluto la migliore di tutte, quella fondamentale: Christ has risen again.