(per “fare” seguito da un complemento oggetto:
)
Mentre in italiano abbiamo un unico verbo "fare" che viene comunemente seguito da un infinito, in inglese i verbi corrispondenti a "fare" sono diversi a seconda del contesto e sono seguiti da costruzioni differenti.
Anzitutto bisogna stabilire se il verbo che segue “fare” ha valore attivo o passivo, ossia se la persona oggetto di “fare” compie o subisce l’azione del verbo all’infinito:
Mi ha fatto visitare i monumenti della sua città (“visitare” qui è attivo: io ho visitato).
Mi ha fatto visitare da un bravo medico (“visitare” qui è passivo: io sono stato visitato).
Quando la frase ha significato passivo c’è una sola costruzione:
to have / get + nome / pronome complemento + participio passato
He’ll have his hair cut. Si farà tagliare i capelli.
She got me seen by a good doctor. Mi ha fatto visitare da un bravo medico.
Qui have e get sono normalmente intercambiabili.
Quando invece il verbo che segue "fare" ha valore attivo bisogna stabilire quale verbo inglese traduca correttamente “fare” e quindi rispettare la costruzione richiesta da quel verbo
se c’è un’idea di costrizione:
make + nome / pronome complemento + infinito senza to
We made them work better. Li abbiamo fatti lavorare meglio.
Però quando make è usato in forma passiva è seguito dall’infinito con to :
He was made to write the letter. Gli fecero scrivere la lettera.
Con i verbi order, cause, oblige, compel l’infinito vuole il to:
compel + nome / pronome complemento + infinito con to
I’ll compel her to leave. La farò partire (la costringerò ad andarsene).
Per "far aspettare" si usa l'espressione keep waiting:
They kept me waiting for an hour. | Mi fecero aspettare per un’ora. |