I prestiti "di necessità"

Qualcuno vorrebbe far sparire dalla lingua italiana tutte le parole straniere. Però ci sono alcune difficoltà.

La prima è quella di decidere se parole come alcool, bar, gas, sport, tram e simili si possano considerare straniere oppure vadano definitivamente assimilate alle parole italiane.

Agli inizi della loro diffusione, molti insistevano perché i computer venissero chiamati sempre e solo "calcolatori" o "elaboratori". Direi che ora la parola computer è percepita come sempre meno straniera. In molti casi ci sono processi di "naturalizzazione", più o meno rapidi a seconda delle circostanze.

La seconda difficoltà riguarda la praticabilità della proposta. Vediamo il caso di parole come airbag. A chi vorrebbe eliminare i prestiti stranieri chiedo: conosci la denominazione italiana per quel dispositivo? Se la conosci, la usi oppure preferisci dire “erbègg” perché sono due sillabe invece di sette? E chiedo anche: il dispositivo con cui scrivi su Internet è di produzione italiana? Se la risposta è “no”, sii contento della presenza di chi sa le lingue e ti procura quello di cui hai bisogno. Un certo numero di parole straniere sono “prestiti di necessità”.