Dal latino all'italiano passando per l'inglese.

Ci sono molte locuzioni latine che usiamo correntemente in italiano. O meglio, usavamo, visto che ora la lingua latina è sempre meno studiata. Si racconta infatti di uno studente che stava sostenendo un esame di Diritto con un professore noto per la sua forte avversione per la lingua inglese. "So la risposta alla sua domanda, ma solo con un termine inglese." Con un'espressione del viso tra il sorpreso e il seccato, il professore disse: "Vabbè, sentiamo...". "Si dice ex-aequo!"

In molti sport, è consuetudine dividere gli atleti tra seniores e juniores, al plurale. Ora junior è spesso usato al singolare e pronunciato all'inglese (più o meno), "giunior". In altri sport è sempre più diffuso l'uso di under seguito dall'età. Meno frequente è l'uso di senior (anch'esso a volte pronunciato "sinior") e di over seguito dall'età.

L'avvento dell'elaboratore elettronico dei dati, ossia del computer, ha dato nuova vita al plurale neutro latino data che a volte, specialmente negli USA, viene usato come singolare: "Your data isn't enough." Nessun informatico usa il singolare datum. Database è un ottimo esempio di come le parole di origine latina entrino saldamente a far parte di composti assieme a parole inglesi.

Corpus è un altro termine anglo-latino che deve la sua diffusione al computer. Si riferisce a una raccolta di testi, frasi e/o vocaboli in una data lingua al fine di compiere indagini secondo i metodi della corpus linguistics o linguistica dei corpora. In questo ambito si usano correttamente il singolare e il plurale della parola latina - trattandosi di linguisti, ci mancherebbe che così non fosse! Alcune analisi comparative si servono di corpora "paralleli".

Genius è stato il nome di una rivista italiana che qualche tempo fa ha cercato di fare concorrenza a "Le Scienze", "Airone" e simili. Nell'editoriale del primo numero il direttore scrisse che genius era parola latina però riportata in auge dalla lingua inglese. E in effetti c'era anche chi si premurava di pronunciarla "ginius". Che genio!

Sponsor in inglese è parola usata sia come nome che come verbo; in italiano, per il verbo, invece del latino "sponsare" (da cui deriva il verbo "sposare") si preferisce il derivato "sponsorizzare".

Tutor è ormai entrato nell'uso per designare chi si occupa di assistere su base individuale chi ha bisogno di essere aiutato ad apprendere. Anche questa parola ha dato origine a un derivato e si parla di attività di "tutoraggio".

A differenza delle nostre università tradizionali, ospitate in un unico palazzo di dimensioni adeguate, quelle americane sono normalmente costituite da più edifici, sparsi su un'area detta campus. Ora questa struttura si è diffusa anche da noi e puntualmente porta il nome latino/inglese.

Premium viene usato su etichette e confezioni per indicare prodotti di qualità superiore. In molti programmi informatici il vocabolo designa la versione completa e/o senza pubblicità disponibile come upgrade (a pagamento) di un normale programma accessibile e fruibile gratuitamente.

Platinum ha spesso lo stesso valore di premium.

Focus è usato per indicare "il punto focale" - ad esempio, dell'attenzione o di un problema - e anche la "messa a fuoco" di un obiettivo.

Fungus è un termine medico e come tale si sta diffondendo anche da noi; questo consente di non confondere il problema sanitario con un fungo/mushroom qualsiasi.

Le parole latine presenti nella lingua inglese sono molte di più. Un elenco reperibile online qui ne registra oltre 300: abacus abdomen aborigines actor acumen addendum administrator agenda aggressor agitator album alias alibi altar alumnus amen animal animus annotator ante antenna anterior apex apostrophe apparatus appendix aquarium ardor area arena aroma asparagus assessor asylum audio auditorium aura axis basis benefactor biceps bonus cactus cadaver calculator camera campus candor caper captor caret caveat censor census chaos character cinnamon circus citrus clamor climax coitus collector colon color colossus coma comma commentator compendium competitor compressor conductor confine consensus consortium consul continuum contractor cornucopia corpus cranium crater creator credit creditor credo crisis crux curator datum debit December decorum deficit delirium demonstrator dictator dictum dilemma diploma discus distributor doctor dogma drama duo duplex duplicator echo editor educator ego elevator emphasis emporium enema enigma error exit exterior exterminator extra facile factor favor fervor fetus fiat focus formula forum fungus furor gemini genesis genius geranium gladiator gusto gymnasium habitat helix hiatus honor horizon horror humor hyena hyphen icon idea ignoramus illustrator imitator impostor impromptu incubator index indicator inertia inferior inquisitor insomnia inspector instigator instructor interest interim interior interrogator investigator iris item janitor junior labor languor legislator lens liberator liquor major mania martyr matrix mausoleum maximum mediator medium mentor minimum minister minor minus miser moderator momentum monitor moratorium motor murmur museum narrator nausea navigator nectar neuter nucleus oasis objector ode odor omen onus opera operator opus orator osmosis pallor panacea par paralysis pastor pathos patina pauper pelvis peninsula perpetrator persecutor persona petroleum phoenix phosphorus plasma platinum plus podium pollen possessor posterior prior pro professor progenitor propaganda prosecutor prospectus protector quantum quota rabies radius rancor ratio receptor recipe rector referendum regalia regimen renovator rhododendron rigor rostrum rumor saliva sanatorium scintilla sculptor sector senator senior series serum simile sinister sinus siren solarium species specimen spectator spectrum Sphinx splendor sponsor squalor stadium status stigma stimulus stratum stupor successor sulphur superior tandem tenor terminus terror thesis thorax torpor transgressor translator tremor tribunal trio trivia tuba tumor tutor ulterior vacuum valor vapor verbatim vector vertigo vesper veto via vice versa victor video vigil vigor villa vim virus visa viscera vortex

Alcune di queste parole (la prima in ordine alfabetico è agenda) sono usate in inglese con un significato diverso da quello che viene dato loro in italiano e sono elencate nel dizionario come "false amiche".

Per la stragrande maggioranza, invece, si tratta di "vere amiche" - o almeno, lo sono quando le si legge. Molte invece risultano difficilmente riconoscibili quando le si ascolta: ad esempio, [fi:niks, no:sia] non sono immediatamente riconoscibili come le pronunce di phoenix e nausea.